"La vita non passa per un imbuto" di Andrea Sobrino - Harambee Italia
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“La vita non passa per un imbuto” di Andrea Sobrino

di Andrea Sobrino

 

Novembre 2019 segna l’inizio del lavoro che mi appassiona, la cura della sofferenza, lavoro che noi comunemente chiamiamo medico, nella mia fattispecie specializzando in psichiatria.

Lo stesso novembre vede nascere, nel deserto delle mie non rappresentate istanze politiche, il partito Azione, fioritura di cui prendo piacevolmente nota.
Venuto da Roma e acclimatatomi alla mia nuova vita nella vibrante città di Napoli, decido di dar adito al mio anelito politico e scrivo ai ragazzi dei comitati partenopei. Accolto con entusiasmo, respiro subito l’aria di chi vive la dimensione aristotelica dello zoon politikon e prende la politica sul serio, vedendone bellezza e dignità ed escludendovi lo svilimento populistico acchiappa voti.

Impegnandomi al Tavolo Sanità, mi rendo conto di come la “fortuna” di poter fare la scuola di specializzazione che sognavo, renda il momento mai più adeguato per aiutare chi invece questo “privilegio” non l’ha avuto e mi metto subito a lavoro per trasformare le parole “fortuna” e “privilegio” in “diritto”.
Suffragato dal punto due di OperAzione Sanità, che in tempi poco sospetti già titolava: “più contratti per gli specializzandi”, propongo, dalla nicchia feconda del Tavolo campano, di dare impulso a un tema di tanta rilevanza e cogenza.

Tale impulso viene subito raccolto dai vertici del partito, che a ragion veduta avevano stilato il succitato titolo, ed insieme a Matteo Richetti riusciamo ad innescare un circolo virtuoso che partendo da videoconferenze con le più rappresentative associazioni della classe medica, termina, per ora, con la manifestazione del 27 maggio in Piazza Montecitorio per l’abolizione dell’Imbuto Formativo. Il furore di quella Piazza, l’eco mediatica che guadagna la prima pagina del Corriere della Sera ed il fatto che, alla stesura di queste mie parole, i medici manifestano ad oltranza in tutte le più grandi città italiane, scandiscono quello che so essere un momento che rimarrà nella storia e che da oggi la piaga sociale dell’Imbuto Formativo ha le ore contate.

Con i piedi per terra di chi sa che solo gli scripta della legge sanciranno il risultato, ma con lo sguardo rivolto verso l’altezza dell’orizzonte che si dispiega, do chance di redenzione ai 39 parlamentari che nella passerella di Piazza Montecitorio paiono svegliarsi dal rigor mortis di una dignità politica più “flat” delle loro proposte economiche.

Le decine di messaggi di sostegno giunti in questi mesi da amici, colleghi e persino sconosciuti, gettano benzina sul fuoco del mio ardore politico e danno sempre più forza alla passione che porto nel cuore: l’essere umano.

 

Chi sono?

Mi chiamo Andrea Sobrino, sono un medico romano di trent’anni, lavoro a Napoli dove mi sto specializzando in psichiatria e coltivo ogni giorno con entusiasmo i miei interessi: la medicina e la mente umana, la politica, la lettura, la musica e lo sport.