L'esperienza di volontariato durante la pandemia di Lorenzo Valentini - Harambee Italia
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L’esperienza di volontariato durante la pandemia di Lorenzo Valentini

 

di Lorenzo Valentini

 

Mi trovavo a Bologna quando è cominciato il lock down a causa della pandemia del COVID-19. Il mio primo pensiero è andato immediatamente alla mia famiglia, sapendo che non sarei potuto tornare a casa per diverso tempo. In seguito, però, ho realizzato che c’erano persone che avrebbero accusato questo distanziamento sociale in maniera più drastica di quanto potesse capitare a me. Ho pensato a coloro che non sarebbero più potuti uscire di casa, o che non avrebbero più potuto contare sul necessario aiuto delle persone a loro care.

Parlandone con i miei coetanei, mi sono piacevolmente stupito del fatto che queste preoccupazioni fossero condivise da tanti di loro, disponibili quanto me a dare una mano.Dopo aver riunito un consistente numero di ragazzi, ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per aiutare queste persone in seria difficoltà e abbiamo iniziato a contattare quante più associazioni possibili, finchè non ci siamo imbattuti in Auser. AUSER è un’associazione per l’autogestione di servizi e solidarietà finalizzata a combattere la solitudine, l’abbandono e l’esclusione, che svolge attività di supporto all’assistenza domiciliare dei Quartieri.

L’associazione si è fin da subito mostrata entusiasta e propensa a stringere una collaborazione in tempi brevi, insieme ai ragazzi desiderosi di mettersi in gioco. Dopo una serie di incontri telematici, abbiamo creato il progetto “L’unione fa la spesa”, un protocollo firmato anche dal Comune di Bologna e dalle principali catene di supermercati. Questo servizio prevede prima di tutto il supporto telefonico a tutte le persone in condizione di fragilità, e successivamente viene effettuato il servizio di consegna a domicilio della spesa alimentare e dei parafarmaci a chi ha bisogno di assistenza, ai disabili, a chi è affetto da patologie croniche o è immunodepresso, in generale dunque alle fasce più deboli della comunità che devono a maggior ragione evitare di uscire dalla propria abitazione.

Ho effettuato la prima consegna il 3 aprile e tutt’ora impegno le mie giornate assistendo numerose famiglie all’interno del mio quartiere e non solo. Donne e uomini isolati che cercano sempre di strapparti una parola di conforto o una battuta per trascorrere piacevolmente qualche momento in compagnia, per poi richiudere la porta e aspettare il tuo ritorno dopo qualche giorno.
“Lorenzo mi raccomando che devo fare il ragù, cerca di trovarmi il concentrato buono, così ne faccio di più e te lo porti via” mi dice la signora Maria, che essendo vedova e avendo i figli fuori regione impegna le proprie giornate cucinando per l’intero palazzo.
“Lorenzo, la prossima volta ti preparo un caffè con dei biscotti e te li lascio fuori così riprendi un po’ di forze” propone gentilmente la signora Anna, anch’ella sola e sempre con la battuta pronta, preoccupata di vedermi sempre in affanno.

Queste sono solo alcune delle tante esperienze che mi hanno stupito positivamente in questi mesi di attività, piccoli gesti che messi insieme restituiscono a tutti un minimo di umanità e speranza. Speranza per un mondo che guardi al futuro con occhi diversi, che faccia dei valori come l’altruismo i pilastri fondamentali della società, che metta i più fragili e i più deboli al primo posto.

Infine, vorrei ringraziare Alessandra, Mara, Domenico, Giulia, Riccardo e tutti i ragazzi che hanno messo a disposizione tempo, capacità e pazienza lavorando intensamente affinché questo progetto partisse in tempi strettissimi.

 

Chi sono?

Mi chiamo Lorenzo e ho 26 anni. Sono nato in un piccolo comune delle Marche, Fabriano (AN). Da 5 anni vivo a Bologna, città che ho scelto per completare i miei studi Universitari in Scienze Politiche nel triennio, e in Politica, Amministrazione ed Organizzazione nel biennio magistrale. Da settembre ho scelto di sposare la causa di Carlo Calenda e Matteo Richetti sottoscrivendo la mia prima tessera di partito (Azione), mettendo a disposizione le personali capacità per il territorio della circoscrizione di Bologna.